lunedì, gennaio 04, 2010

Grigi: una vittoria di prestigio. Ricordando "Cisley"

L'Alessandria pone fine al ciclo di amichevoli con una vittoria di prestigio sul Genoa per 2-1. Ma quel che più contava, ieri, non era di certo la vittoria. Nessuno mi fraintenda: la vittoria mi ha fatto un immenso piacere, ma ieri, quello che contava più di tutto, era onorare al meglio il ricordo di un nostro pezzo di storia che, sei giorni fa, ci ha lasciato. Si perchè Enrico Cislaghi, da tutti conosciuto come "Cisley", si è spento improvvisamente il 29 dicembre scorso all'ospedale di Torino, a soli 51 anni. Lui era dovunque ci fosse una partita di calcio ed amava i Grigi alla follia. Lui (bardato come sempre con tanto di immancabile sciarpa dei Grigi) era in Piazza Marconi, il 30 luglio scorso, quando finalmente ci venne data l'ufficialità della promozione in terza serie dopo nove stagioni dall'ultima apparizione. Con la sua scomparsa se n'è andato un pezzo di storia sportiva del nostro paese: fu lui, infatti, il primo diffidato della storia del calcio italiano, al termine di un'Alessandria-Mantova del 1980. Io non lo conoscevo benissimo, ma lo vedevo sempre in giro, bardato come sempre e con la sua sciarpa grigia che mostrava a tutti con orgoglio, ed allo stadio, pronto a difendere la sua fede. E ieri, con quel gol di Buglio in apertura di partita e quel pallonetto di Rodriguez a otto minuti dalla fine, sono sicuro che il "Cisley", da lassù, abbia apprezzato l'impegno di una squadra fatta di uomini veri, scesi in campo non solo per cercare di giocarsela alla pari con avversari quotati, ma che sono scesi in campo soprattutto per regalargli una vittoria onorando come si doveva onorare il suo ricordo. Sono sicuro che il "Cisley", inoltre, abbia apprezzato, da lassù, i cori della NORD per lui. Perchè lì ha lasciato un segno indelebile. Che non scomparirà mai.

PAGELLE COMPLESSIVE:
ALESSANDRIA: Dopo i 4 gol all'Arnuzzese ed i 9 al Tassarolo, la squadra ha confermato i progressi fatti nelle ultime sei partite di campionato. Gioco veloce, bei cambi di gioco e grande personalità da parte di tutti. Importante l'entrata in campo di Alec Bolla, utilizzato negli ultimi 17'. Bravissimi i giovani: sugli scudi il terzino destro Raffaele Pucino, il centrale difensivo (ed ex di turno) Andrea Signorini, ma soprattutto il portiere Francesco Lorenzon, autore di un'ottima e per niente facile parata nientemeno che su Hernan Crespo. VOTO 9.

GENOA: La compagine di Gasperini ha deluso le aspettative. Certo, i Rossoblù riuscivano ad arrivare molto bene dalla parti di Cicutti prima e Lorenzon poi, ma "s'incartavano" sul più bello: vuoi per le uscite tempestive e la bravura di Cicutti e Lorenzon, vuoi per errori che, da gente che gioca in serie A nel Genoa, non si dovrebbero fare. In primis cito David Suazo, veramente inguardabile (nonostante abbia segnato) ed autore di una serie di gol sbagliati, tra cui uno di testa a porta vuota (roba da mandarlo a giocare come minimo in Promozione). Crespo, dopo un contropiede innescato da un rimpallo a noi sfavorevole, è stato ipnotizzato da Lorenzon (classe '91). Insomma, contro il Milan, mercoledì sera, urge decisamente un cambio di rotta. VOTO 5.

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