Ieri pomeriggio, nel tempio del calcio, è andata in scena la Partita con la P maiuscola. Una curva MOZZAFIATO, ma soprattutto un eurogol di Briano (che sarebbe bene far vedere nelle scuole calcio) mettono fine all'avventura dell'Olbia nella lotteria dei playoff. 4200 (anche più) spettatori assistono al raggiungimento (a distanza di nove stagioni) della finale playoff da parte dei Grigi.
Tutto straordinario. Alessandria e l'Alessandria: un binomio perfetto. La squadra, perchè quando (nelle grandi occasioni) c'è da mettere il cuore non delude mai. La Curva, perchè (sia nelle partite "normali", sia nelle grandi occasioni come questa) specialmente in queste partite diventa semplicemente SPLENDIDA. Il primo tempo, comunque, è stato molto al di sotto delle attese. Un primo tempo nel quale si è vista un'Alessandria contratta e nervosa, mentre quella della ripresa è sembrata (ed è stata) una squadra più sciolta, convinta dei propri mezzi, che non ha guardato in faccia nessuno e che ha voluto a tutti i costi fare sua la partita. Ma partiamo con la cronaca: dopo un inizio a ritmi bassi, la prima occasione (al 20') è di Buglio, il quale entra in area ma si allarga troppo, trasformando un'azione pericolosissima in un nulla di fatto. Al 29' è Rosso a tentare di dar fastidio a Righi con un destro a mezza altezza, ma il portiere ospite c'è. Un Rosso che, tre minuti più tardi, fa gridare al gol. Mateos serve Artico, il quale crossa per lo stacco aereo del bomber brindisino: la palla, però, va fuori di pochissimo alla destra di Righi. Un minuto dopo è ancora Rosso (su cross di D'Aniello) a tentare la via del gol, ma il suo colpo di testa è fuori bersaglio. L'ultima occasione è al 42': Artico serve Rosso. La difesa dell'Olbia ribatte il tiro dell'attaccante, da dietro arriva Mateos che però, di controbalzo, spedisce fuori. Nella ripresa, dopo una sortita offensiva di Bussi (su cui Cozza salva in corner), è solo Alessandria. Al minuto 5 i Grigi protestano per l'atterramento di Zeoli ai danni di Mateos, su cui l'arbitro sorvola. Ma il gol è nell'aria e arriva 120'' dopo. E' il minuto 7 e Buglio batte un corner: sugli sviluppi di quest'ultimo la difesa olbiese allontana il pallone di testa. Il più lesto è Briano che arriva in corsa e, da 35 metri (al volo), fa partire un destro imparabile che si insacca sotto al sette. Il "Mocca" ESPLODE DI GIOIA... E' IN DELIRIO!!! A quel punto l'Olbia è sulle gambe, così (al minuto 9) Artico prova a raddoppiare, ma la sua punizione trova Righi pronto alla parata. Un minuto dopo ci prova Mateos, ma il suo destro è centrale. Al minuto 19 l'unico brivido per i Grigi è sugli sviluppi di una punizione: legnata di Varriale fuori di poco. Al minuto 24 il vivacissimo Motta crossa dalla trequarti sinistra, la difesa olbiese si ferma, ma Rosso spara addosso al portiere!!! L'ultima occasione è ancora per i Grigi (al minuto 36) con il nuovo entrato Zappella, il quale controlla di tacco, ma spara di destro sopra la traversa. Dopo cinque interminabili minuti di recupero ecco esplodere la gioia fra tifosi e giocatori, i quali festeggiano insieme sotto la NORD. Ed ora tutti belli carichi. Con la chiara e seria intenzione di invadere Como.
PAGELLE:
SERVILI: Vede arrivare soltanto un tiro, ovvero la bordata (senza neanche troppe pretese) di Varriale al minuto 19 della ripresa. Poi si gode lo spettacolo. Ordinaria amministrazione. 6.
D'ANIELLO: Totalmente cambiato (meno male) rispetto a quello irriconoscibile di Olbia. Copre con attenzione e spinge tantissimo. Bravo. 7.
SCHETTINO: Rieccolo, lo Schetto dell'ultimo mese e mezzo di campionato. Monumentale in zona difensiva, propositivo in quella offensiva. Servito da Artico, tira una sventola che meriterebbe il gol, ma Righi non ci sta a subire un altro eurogol... e glielo nega!!!Instancabile. 7.
BRIANO: Beh... signore e signori, ecco qui il match-winner!!! Ha comandato il centrocampo, ha preso per mano la squadra e l'ha condotta ad una vittoria preziosissima che ha spalancato a lui, ai suoi compagni e a tutta l'Alessandria (e Alessandria) le porte della finale!!! Su un gol da cineteca come quello di ieri (lo ripeto: gol come quello di Briano si devono far vedere nelle scuole calcio!!!) nulla da dire: supermegastratosferico!!! Perfetto. 7.5.
COZZA: Stavolta Giglio non l'ha vista nemmeno col binocolo. E il merito è anche e soprattutto suo. Attento.
CAMMAROTO: Dalle sue parti non si passa, come sempre. Esce per infortunio, ma non sembra nulla di grave. Deciso. 7.
(dal 17' st Zappella: Il capitano si cala subito nelle sua parte e si piazza di fianco a Cozza. Si spinge anche in avanti, sfiorando il gol. Peccato, avrebbe fatto piacere vederlo segnare. Va bene così. Sicuro. 7).
MOTTA: Sembra quasi banale dirlo, ma è il solito lottatore che va in campo e non si risparmia mai!!! E poi, quando gioca (e gioca così) è un piacere vederlo. Con la sua velocità mette in crisi chiunque si trovi di fronte. Ad inizio campionato era una piacevole sorpresa come Schettino: ora non più. Ora è una certezza!!! Grintoso. 7.
(dal 38' st Ciancio: Serve a far salire la squadra ed a tenerla al riparo dai tentativi di forcing, molto sterili, dei giocatori olbiesi. Utile. 6).
MATEOS APARICIO: Serve Artico al 32' nell'azione in cui Rosso fa gridare al gol la NORD. Nella ripresa viene falciato in area di rigore al minuto 5 (due minuti prima del gol) e tenta di segnare al minuto 10, ma il suo tiro è centrale. Trascinatore. 7.
ROSSO: Nel primo tempo fa quasi tutto lui. Sfiora due volte il gol di testa, ma quando l'occasione è molto più ghiotta (minuto 24 della ripresa) spara addosso al portiere. Nonostante tutto è stato bravo. Combattente. 6.5.
(dal 28' st Buelli: Entra per dare profondità alla manovra. Venti minuti di gloria anche per lui. Scattante. 6).
ARTICO: Beh... quando ci si trova a dover parlare del bomber, 99 su 100 si parla più che bene. Lui è un lusso per l'Alessandria, per la categoria e per i colpi che ha. Primo tempo in versione assist-man per Rosso, mentre nel secondo prova la via del gol su punizione, ma Righi glielo nega. Sgomita e tiene su la squadra come al solito. Recupera in extremis dall'infortunio. Stoico. 8.
BUGLIO: La prima occasione della partita è sua, ma si allarga troppo e l'occasione sfuma. Nella ripresa batte il corner dal quale nasce l'eurogol di Briano e, al minuto 36 (sempre sugli sviluppi di un corner), mette sui piedi di Zappella il pallone del possibile 2-0, ma il capitano spreca. Piazzarsi a centrocampo sulla fascia sinistra, per poi accentrarsi e andare al tiro e diventato il suo ruolo, la cosa che sa fare meglio. E tocca un sacco di palloni. Prezioso. 7.
lunedì, giugno 08, 2009
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