lunedì, settembre 08, 2008

ARTI-GOL SPIETATO, CANAVESE KO 1-0

Pochi giorni prima della partita c'è stato un giocatore che, nell'intervista rilasciata al giornale "Il Piccolo", avava espresso una voglia matta di tornare a giocare una partita di campionato dopo quattro mesi (ultima partita giocata Alessandria-Savona 1-1, 20 aprile 2008).
Questo giocatore è un idolo della NORD e, ovviamente, si chiama Fabio Artico, in arte ARTI-GOL.
All'esordio stagionale al "Mocca" in campionato, sono stati pochi i lampi di un'Alessandria imprecisa, che, nella prima frazione di gioco, ha giocato sotto la propria curva, e, questi pochi lampi, portano quasi tutti la firma del superbomber.
Al quarto d'ora ci prova Bolla ma il tiro è sballato.
Poco dopo è Arti-gol che, con una punizione a giro, faceva sussultare i tifosi.
Poi è Pelatti, in seguito, che si liberava in area ma concludeva alto sopra la traversa.
Ma è in pieno recupero che, ancora Fabio, va vicino al bersaglio grosso da 25 metri.
Salta due avversari e spara una sassata che, il portiere canavesano Pozzato, con un guizzo davvero prodigioso (non aveva visto partire la conclusione, coperto dai compagni), riusciva miracolosamente a deviare in corner.
Nella ripresa, in coincidenza con l'ingresso di Motta (entrato al 42' al posto di Longhi, contrattura inguinale), i Grigi sono più aggressivi e attaccano con più convinzione.
Al quarto d'ora della ripresa è Bolla che, con una scivolata, sfiora il vantaggio di un nonnulla, per colpa di una deviazione decisiva di un difensore Blaugrana.
Poi, soprattutto è "Buelli lo sprecone" ha mangiarsi l'impossibile (la prima volta a porta vuota dopo aver saltato Pozzato, la seconda dopo un pasticcio inqualificabile dello stesso numero 1).
Ma è anche e soprattutto Buelli a farsi perdonare tutti gli errori commessi precedentemente, al minuto 41 della ripresa, quando ha lanciato in profondità Motta che, con un bellissimo slalom e, dopo aver evitato il portiere, serve ARTI-GOL, per uno dei suoi più facili gol della carriera.
Per altri sei minuti di un match giocato contro una squadra molto rognosa l'obiettivo (pienamente raggiunto) è stato quello, giustamente, di buttare la palla più lontano possibile dall'area stando a protezione della porta.
Sì, sei minuti (anche se di recupero ne sono stati assegnati cinque) perchè gli ultimi tre minuti il Canavese non ce la faceva più, ed i Grigi hanno "rischiato" di segnare il 2-0 se soltanto Buelli fosse stato un po' più in palla.
L'importante, comunque, è che abbia dato una palla giusta, quella data a Motta.
I risultati della seconda giornata sono stati i seguenti:
ALESSANDRIA 1-0 CANAVESE
ALGHERO 2-2 ITALA SAN MARCO
COMO 3-0 MEZZOCORONA
IVREA 1-1 VALENZANA
PAVIA 1-1 PIZZIGHETTONE
PRO VERCELLI 0-1 RODENGO SAIANO
SAMBONIFACESE 2-1 MONTICHIARI
SUDTIROL 0-1 CARPENEDOLO giocata sabato
VARESE 0-1 OLBIA

DOVEVA ESSERE SFATATO QUESTO TABU' DI QUATTRO PARTITE E QUATTRO VITTORIE DEL CANAVESE, E NOI L'ABBIAMO SFATATO.
NON POTEVA FINIRE 0-0 LA PRIMA USCITA IN SERIE C2 (IN CAMPIONATO) IN UN "MOCCA" STRACOLMO, CON UNA NORD CHE, SENZA TROPPI GIRI DI PAROLE, VOLEVA SOLO VINCERE.
AI RAGAZZI GLIELO ABBIAMO DETTO E CHIESTO ALLO STESSO TEMPO, DI VINCERE.
E LORO, NONOSTANTE UN OSTACOLO RAPPRESENTATO DA UN ROGNOSO CANAVESE, SOFFRENDO, SUDANDO E NON MOLLANDO MAI, HANNO SEGNATO, HANNO VINTO E SI SONO GUADAGNATI STRAMERITATI APPLAUSI.
NON E' SEMPRE NECESSARIO GIOCARE BENE, E' NECESSARIO ESSERE PIU' CINICI, FACENDO UNO O PIU' GOL DELL'AVVERSARIO.
NEL CALCIO ACCADE MOLTO SPESSO CHE IL RISULTATO PIU' GIUSTO SIA IL PAREGGIO, MA LA PARTITA DI IERI DIMOSTRA CHE NON SEMPRE E' COSI'.
IL CALCIO E' STRANO ED E' BELLO COSI'.
PER CONCLUDERE, UN SUPERMEGASTRAGIGANTESCO GRAZIE A GIOVANNI MOTTA, FABIO ARTICO, MA ANCHE A QUELL'ANDREA SERVILI CHE, DA QUANDO E' INIZIATO IL CAMPIONATO, CONTINUA A FARE SPLENDIDI MIRACOLI IN SERIE.
PERCHE' NON DIMENTICHIAMOCI CHE, SE AL MINUTO 28 DELLA RIPRESA, SUL CROSS DI ABATE E SULLA BOTTA AL VOLO DI PARISI NON CI FOSSE STATA LA PARATONA DI SERVILI (E ANCHE IL PALO A SALVARCI IL CULO), STAREMO A PARLARE DI UN'ALTRA PARTITA CON BEN ALTRO RISULTATO.
PUNTO E BASTA.

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