sabato, ottobre 16, 2010

A Verona. Con un obiettivo preciso: fare punti

A distanza di 17 anni l'Alessandria torna al "Bentegodi". Sì perchè, l'ultima volta, fu un 1-0 al passivo, sempre in C1, subìto però contro il Chievo, nella stagione 1993-94. L'ultima volta al "Bentegodi" contro il Verona fu nella stagione 1974-75, l'ultima stagione in B (culminata con la retrocessione), categoria nella quale, purtroppo, dalla stagione seguente fino ad arrivare ai giorni nostri l'Alessandria non ha più giocato. Dopo essersi salvati arrivando addirittura ottavi, quest'anno i Grigi hanno lo stesso obiettivo della scorsa stagione, ovvero la salvezza, ma hanno anche e soprattutto la consapevolezza di essere una squadra molto forte e, per questo, di provare a migliorare la classifica dello scorso campionato. Ad inizio stagione, solo il tifoso più ottimista di tutti si sarebbe aspettato di vedere l'Alessandria seconda all'ottava giornata, ad un solo punto dalla Salernitana capolista. Ed invece è proprio così, con la classifica che recita Salernitana 16, Alessandria 15. In realtà, domenica scorsa, fino a cinque minuti dal termine del tempo regolamentare, la classifica sarebbe stata Alessandria 17, Salernitana 16, ma il centrocampista sorrentino Gaetano Manco, al minuto 41 della ripresa, con un gran bel destro di controbalzo dai 25 metri, ha completato la rimonta della propria squadra, la quale stava perdendo 3-1, battendo Colombi (il sostituito di Servili, espulso sul 3-1 per il fallo da rigore) e togliendo (immeritatamente) all'Alessandria una vittoria strameritata e, soprattutto, schiacciante. Sì perchè l'Alessandria, dopo la vittoria col Gubbio (arrivata giocando male), ha offerto prove molto convincenti dal punto di vista del gioco, nel secondo tempo contro il Sudtirol e per 70' contro il Sorrento. Già perchè l'Alessandria (sconfitta mercoledì 2-1 in Coppa dalla Pro Vercelli, la quale, in realtà, è la Pro Belvedere Vercelli), domenica, pur avendo pareggiato, ha vinto in maniera schiacciante sul piano del gioco, e man mano passeranno le domeniche e man mano questo gioco migliorerà. E se questo gioco arriverà anche a Verona i punti arriveranno di sicuro. Ecco, il Verona di Giuseppe Giannini. La formazione scaligera, partita con l'obiettivo di "ammazzare" il campionato, si è trovata ad affrontare, inaspettatamente, un cammino pieno zeppo di difficoltà, arrivando ad essere, due domeniche fa, addirittura ultimo a quota 5 punti. Ora il Verona di punti ne ha 9, avendo pareggiato in casa con la Cremonese (1-1) ed avendo vinto a Ravenna domenica (0-1). Questa classifica e, soprattutto, questo Verona, ha sorpreso tutti (in maniera negativa, ovviamente), perchè, come minimo, ci si aspettava che, seconda ad un punto dietro la Salernitana, ci fosse il Verona e non l'Alessandria. Ma si dice anche che la palla è rotonda, che nel calcio non c'è mai nulla di scritto fino all'ultimo (e la partita di domenica dei Grigi, purtroppo, ne è un validissimo esempio) e che, appunto per questo, il calcio è lo sport più bello ed appassionante, oltre ad essere il più popolare e seguito al mondo. Il Verona di domani, da quel che si può dedurre, sarà quello che ha battuto il Ravenna, ovvero: Rafael in porta, difesa con Abbate e Maietta centrali difensivi con Campagna (il quale avrà un bruttissimo cliente: dalla sua parte, infatti, agirà Croce...) e Scaglia (l'ex di turno, il quale ritrova i Grigi a distanza di nove stagioni) terzini. A centrocampo Mancini e Paghera coppia centrale con Martina Rini e Hallfredsson come ali a supportare il temibilissimo duo d'attacco formato da Pichlmann (a Grosseto con Sarri la scorsa stagione) e Le Noci (affrontato dai Grigi già la scorsa stagione quando l'attaccante vestiva la maglia del Pergocrema), capocannoniere dello scorso torneo con 18 gol. Per quanto concerne i Grigi, le uniche due novità in formazione sono le partenze da titolari di Simone Colombi (il quale sostituirà Andrea Servili, squalificato per una giornata) e Bryan Machado (il quale sostituirà Matteo Negrini, squalificato anch'esso per una giornata). A sostenere l'unica punta Stefano Scappini saranno, insieme a Bryan Machado, Daniele Croce e Marco Martini. Per il resto formazione confermata, con Loris Damonte (al posto di Gianluca Segarelli, ancora in panchina) a far da diga davanti alla difesa con Cristiano Camillucci. L'unico dubbio da sciogliere è quello legato alla presenza o meno di Fabio Artico. Il bomber l'altro ieri ha ricominciato a calciare, ma avverte ancora un po' di dolore in certi movimenti. Mister Maurizio Sarri, per il momento, è pessimista riguardo alla convocazione del bomber nei 18 per Verona. Ed avendo imparato a conoscerlo, visto che lui vuole giocatori solo al 100% della condizione e che, per lui, nessuno è intoccabile... sarà più no che si. Noi (io in primis) speriamo, però, anche se il bomber non ci dovesse essere, sono sicuro che Scappini e Martini non lo faranno rimpiangere. La formazione di domani dovrebbe essere la seguente:
1 COLOMBI
2 CIANCIO
3 BONOMI
4 DAMONTE
5 CAMMAROTO
6 ROMEO
7 MACHADO
8 CAMILLUCCI
9 MARTINI
10 SCAPPINI
11 CROCE

TUTTI A VERONA A SOSTENERE I RAGAAAAAA!!!!!! DAI GRIGIIIIIIIII!!!!!!!

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